Da trend di Tiktok a fenomeno di interior design. Avete mai pensato al fatto che anche le case sono arredate seguendo l’armocromia? E voi che stagione siete?
Il fenomeno dell’armocromia esiste da decenni, ma negli ultimi anni è scoppiato grazie ai social. Non dovremmo ormai neanche star qui a spiegare cos’è, ma lo faremo comunque: si tratta dell’analisi dei colori per trovare quelli che meglio si addicono alla carnagione di un individuo. Le palette si divino in quattro macrogruppi che sono le stagioni e, quindi, primavera, estate, autunno e inverno. A questi poi si aggiungono le sottocategoria, ad esempio si può essere deep winter ovvero inverno profondo quando si ha un sottotono che si avvicini all’autunno oppure ancora c’è il winter cool quando invece il sottotono si avvicina di più all’estate.
L’analisi del colore può essere utile a creare, per esempio, il guardaroba perfetto per sé andando a scegliere quei capi di colori e tonalità che mettono in risalto la figura e il volto e, in buona sostanza servono a farci sentire più a nostro agio. Lo stesso discorso si può fare con il make up oppure con il colore dei capelli. Questo ovviamente non vuol dire che se un colore non fa parte della proprio armo-palette non possa essere indossato.
Ma l’armocromia si può applicare anche alla casa? O meglio, può questa filosofia influenzare -se non l’ha già fato- la stagione del proprio ambiente domestico?
Armocromia degli arredamenti, la tua casa di che stagione è?
Se l’idea dell’analisi dei colori è quella di farci trovare la paletta che meglio si addice a noi per darci maggiore tranquillità e fiducia in se stessi, può essere utile conoscere la propria stagione armocromatica per applicare questa filosofia all’arredamento della casa. In questo modo si andrebbe a creare un ambiente per noi rilassante, ma soprattutto che riesca ad esprimere ancor meglio la nostra personalità.
Anche chi non ha mai fatto un’analisi del colore sa cosa si prova quando si indossa un maglia di un colore che ci sta particolarmente bene, che mette in risalto la carnagione e che più in generale mostra la nostra luce. E se, quindi, questa idea o quel particolare colore lo si usasse per dipingere le pareti di casa oppure per quei cuscini decorativi sul divano?
L’armocromia si può tranquillamente applicare nell’arredamento domestico e ci sono essenzialmente due modi per farlo: il primo è ovviamente quello di applicare la propria tavolozza dei colori nella scelta degli arredi, delle vernici e decorazioni dopo aver fatto un test armocromatico. Magari anche andando a mescolare la propria palette colori con quelle tonalità che più piacciono per trovare l’equilibrio migliore.
Il secondo metodo è quello di utilizzare i principi dell’analisi del colore lasciandosi però trasportare da quella che è l’energia della stanza stessa. Ad esempio in camera da letto si potrebbe protendere per quelle palette di colori che risultino più rilassanti, mentre per uno studio sarebbe meglio lasciar spazio a tonalità energizzanti.
Attenzione alla luce naturale
Un qualsiasi test armocromatico parte da una tonalità neutra; si pone cioè l’individuo di fronte ad una luce che sia quanto neutrale possibile e da lì si parte appoggiando intorno al suo volto le stoffe delle varie tonalità per capire quali di queste mettano in risalto la luce personale. Allo stesso modo, quando si vuole applicare l’armocromia all’arredamento bisogna fare attenzione alla luce naturale delle stanze e questo perché a seconda della luce presente i colori possono risultare più o meno scuri.
In stanze più buie, gli esperti consigliano di usare in prevalenza colori neutri come il beige o il grigio e sbizzarrirsi magari con le decorazioni che in questo modo sarebbero messe in risalto. Le stanze con molta luce naturale riescono invece a reggere meglio i colori vivaci e accesi.
