Prendere casa in affitto ha i suoi vantaggi e svantaggi e ogni imprevisto può essere dietro l’angolo. Ma se la casa dove si vive va venduta e non se ne trova un’altra in tempo cosa succede?
Prendere una casa in affitto ha i suoi pro e i suoi contro da considerare. Tra i lati negativi c’è il fatto che con un contratto di affitto, si è soggetti alle decisioni del proprietario riguardo al rinnovo del contratto, al possibile aumento del canone di locazione, ecc. Alcune condizioni possono portare diversi disagi e gestire le spese e la manutenzione della casa può richiedere molta più attenzione, oltre che rendere la vita e i progetti al suo interno sempre precari.
Mentre l’affitto può consentire una certa flessibilità e libertà, è importante anche essere consapevoli dei suoi potenziali svantaggi e prendere decisioni informate in base alle proprie esigenze e alla propria situazione finanziaria. Inoltre bisogna anche essere sempre pronti agli imprevisti che spesso possono rendere tutto più complicato, come quando il/la proprietario/a decide di vendere casa.
Quando si è in affitto può capitare che il/la proprietario/a della casa in questione decida di vendere l’immobile o comunque di non renderlo più disponibile per ulteriori contratti d’affitto alla scadenza del contratto dell’affittuario. Anche se in questi casi si ha un breve o lungo preavviso di tempo, a volte potrebbe non bastare il tempo a disposizione per riuscire a trovare un’ altra casa dove andare, per mille motivi. Ma quando ciò accade cosa succede? Facciamo chiarezza.
Se la casa non viene lasciata entro la scadenza del contratto il proprietario potrebbe intimare uno sfratto per finita locazione, ai sensi dell’articolo n.157 del Codice di Procedura Civile. Si potrebbe anche ricevere successivamente una comunicazione con invito a lasciare l’immobile, e una citazione per ottenere la convalida dello sfratto.
Tra il giorno della notifica dell’intimazione e quello dell’udienza devono passare almeno 20 giorni, e nel caso in cui la persona non dovesse presentarsi all’udienza, o non dovesse opporsi in alcun modo, il giudice potrà convalidare lo sfratto, che diventerà esecutivo 30 giorni dopo. Se la persona si è presentata in udienza con forza maggiore e/o si oppone sulla base di gravi e fondati motivi si aprirà un Procedimento di Cognizione, utile ad accertare la sussistenza dei motivi, al fine di arrivare all’accoglimento o al rigetto dell’opposizione. Se le eccezioni non dovessero essere fondate, il giudice pronuncerà il rilascio con ordinanza non impugnabile e immediatamente esecutiva.
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