Senza ombra di dubbio i faretti rappresentano un tipo d’illuminazione molto moderna e vengono spessissimo utilizzati in luoghi pubblici, come negozi e shoow-room, dove ci sia bisogno di un’ottima illuminazione unita ad un fattore estetico non trascurabile. Si tratta di dispositivi prettamente tecnici e tecnologici che oggi sempre più frequentemente trovano posto anche negli ambienti domestici: in particolar modo risultano perfetti per illuminare gli ingressi, ma sono molto impiegati anche nei bagni e nelle cucine.
Esistono diverse tipologie di faretti: quelli più classici da incasso; gli spot, ovvero quei faretti che possono essere singoli oppure avere due o tre luci, solitamente direzionabili, montate su una stessa struttura e quelli a binario, dove diversi faretti vengono sostenuti dalle medesima guida, che può essere doppia o singola, formata da cavi piuttosto che da una struttura flessibile (a cui magari dare la forma che più ci piace) o ancora rigida (e magari in parte snodabile). Le soluzioni sono davvero molteplici, la caratteristica comune a tutti i faretti è comunque quella di saper creare una luminosità ambientale “morbida”. Anche per quanto riguarda il prezzo, se un sistema ad incasso prevede senza dubbio costi elevati, esistono faretti a binario o a spot assolutamente belli ed economici (si trovano davvero ovunque anche all’Ikea ce ne sono di belli, dal design moderno e ad un prezzo certamente accessibile a chiunque).
I faretti, ed in particolar modo quelli ad incasso, sia che siano a luce dicroica o a led, sono particolarmente indicati nelle zone in cui ci sono dei ribassi e delle controsoffittature; nel soggiorno, ad esempio in corrispondenza di una trave ribassata, è possibile sfruttare il problema di questa presenza antiestetica trasformandola in una risorsa e studiare un’area destinata alla conversazione e al relax che abbia un controsoffitto nel quale andranno ad inserirsi i faretti, che saranno in grado di donare a tutta la zona sottostante un’illuminazione perfetta, d’ambiente e diffusa proveniente dall’alto; se poi questa non dovesse bastare eventualmente potrà essere integrata con altri punti luce localizzati (quali ad esempio una lampada da terra o una da tavolo), che comunque andranno valutati in base al tipo di spazio risultante e alle esigenze specifiche.
Gli apparecchi ad incasso sono senza dubbio i più discreti in quanto si integrano perfettamente con l'architettura: praticamente si percepisce la loro presenza solo attraverso la luce che emettono riducendo al minimo l'impatto estetico nell'ambiente. Sicuramente si tratta però anche della tipologia più complessa da realizzare poiché prevede lavori di muratura che richiedono una mano esperta (per intendersi non si può installare un impianto di faretti ad incasso fai da te!) ed in questo caso più che mai è assolutamente necessario un vero e proprio progetto che permetta e garantisca di ottenere l’illuminazione desiderata.
Solitamente i faretti, di qualunque modello essi siano, possono fornire due tipologie di luce differenti: puntuale o d'accento se le lampadine sono dotate di fasci luminosi stretti (di circa 10°-30°), oppure d’ambiente se i fasci luminosi sono piuttosto larghi (circa 60°-90°). Frequentemente in un soggiorno il ruolo attribuito ai faretti è quello di apparecchi adibiti ad un’illuminazione speciale: ovvero quello di vere e proprie sorgenti di luce puntuale che vanno a illuminare determinati oggetti quali le librerie o i quadri, in modo tale da farli risaltare e risultare esteticamente più piacevoli. Si tratta solitamente di luci a piccola gittata, che non hanno molta potenza, ma che servono a dare quel tocco in più ad un particolare, sottolineandolo, dandogli maggior importanza e valorizzandolo attraverso la luce. Anche nel caso in cui nel soggiorno ci siano delle nicchie a muro nelle quali sono posizionati oggetti d’arte sarà bene incassare dei faretti alla base, in modo da evidenziare il pezzo esposto, quasi come fosse in una galleria.
Immagini da www.illuminazioneshop.it e www.gianniniarreda.it
Sara Raggi