Solitamente in un soggiorno le lampade da tavolo hanno lo scopo di supportare l'illuminazione generale dell’ambiente in determinati punti in cui, per svolgere particolari attività, è necessaria la presenza di una luce aggiuntiva e soprattutto diretta.
Le lampade da tavolo, al pari di quelle da terra, sono dunque punti luce complementari rispetto a quelli classicamente intesi, che si trovano fissi a soffitto o a parete e proprio per questa loro prerogativa è possibile cambiarne la disposizione quando lo si ritiene opportuno, o comunque se lo si desidera, l’importante è avere sempre a disposizione una presa di corrente!
Bisogna sempre e comunque considerare che si tratta di elementi molto versatili, non particolarmente impegnativi, ma capaci comunque di svolgere un’importante funzione estetica e decorativa; sono veri e propri complementi d’arredo che, a seconda dell’impronta che si desidera dargli e del modello che si è scelto, possono passare inosservati ed in un certo senso “nascondersi”, oppure spiccare, facendo bella mostra di sé, attirando l’attenzione e, perché no, valorizzando con la loro presenza un angolo del soggiorno che magari resterebbe un po’ defilato.
All’interno di un soggiorno la più classica collocazione per una lampada da tavolo è quella che la vede posizionata sul tavolino accanto al divano, oppure se quest’ultimo manca e ad esempio la zona living e la zona pranzo sono separate da una libreria bassa o da una madia, che in un certo qual modo fungono da secondo schienale al divano, queste potranno anche essere il punto d’appoggio perfetto per la nostra lampada. Se poi nell’ambito della zona giorno vi è un angolo destinato a “studio” o zona lettura sicuramente lì, sopra il tavolo, non potrà mancare una lampada.
Scegliere una buona lampada, di qualunque tipo essa sia, quella da tavolo esattamente come quella da terra, da parete o a sospensione, non è cosa facile e troppo spesso si tende a sottovalutare le molteplici implicazioni che comporta questa scelta. Può capitare facilmente che girando per negozi e shoow-room d’arredamento veniamo irresistibilmente attratti da oggetti dalle forme particolari ed inusuali, che sicuramente affascinano il compratore con le loro linee e lo rispecchiano le tendenze stilistiche, ma se sull’onda dell’entusiasmo ci lasceremo convinceremo a comprarli, senza aver prima valutato attentamente quali sono effettivamente le nostre esigenze personali di spazio e di luce, nella maggior parte dei casi ci troveremo delusi e con un bel po’ di soldi in meno nel portafoglio.
Oggi sul mercato esistono davvero innumerevoli modelli di lampade da tavolo, ma molte svolgono per lo più una funzione decorativa, dunque va benissimo scegliere l’oggetto particolare e di design capace di arricchire con la sua presenza il nostro living, ma è pur sempre preferibile che, se si compri una lampada, questa assolva anche il suo compito principale, che sarebbe quello di illuminare e lo faccia nel modo corretto per l’uso che dobbiamo farne.
Molte volte per togliersi dall’imbarazzo di una scelta difficile si opta per una lampada da tavolo, uguale a quella da terra o a quella a sospensione già presenti, e questo solitamente è possibile dato che nella maggior parte dei casi ciascuna linea di prodotti ha lo stesso modello di lampada in differenti versioni (da tavolo, da parete, da terra, da sospensione).
In via del tutto generale in ambienti caratterizzati da uno stile tradizionale risultano perfette le classiche lampade da tavolo con paralume, realizzato solitamente in tessuto colorato, ma anche in vetro; in soggiorni dal carattere più giovane e moderno le alternative sono davvero le più disparate, dalle lampade in plastica a quelle in vetro e metallo, non vi è davvero che l’imbarazzo della scelta; mentre per locali dal gusto prettamente etnico sono perfetti i lumi realizzati in legno e carta di riso dalle tonalità calde ed accese.
Immagini da www.arredatutto.it Sara Raggi