Secondo il vocabolario della lingua italiana si definisce scaffale un mobile solitamente aperto, ma che all’occorrenza può anche essere chiuso da degli sportelli, costituito da una serie di più ripiani orizzontali, sovrapposti a una certa distanza, dove si dispongono in un determinato ordine oggetti di varia natura, come ad esempio i libri. Il termine scaffale però solitamente, nel gergo e nell’ideale comune, sta spesso ad indicare un mobile semplice, assolutamente economico e di poche pretese, che deve funzionare essenzialmente da un punto di vista pratico, assolvendo al suo compito primario di mettere ordine, senza nessuna aspettativa estetica.
Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di strutture utilizzate ad esempio per attrezzare le pareti di magazzini o di negozi che vendono libri o riviste, oppure per catalogare documenti di uffici, archivi e librerie. In realtà nel soggiorno ed in tutti gli ambienti domestici ad esclusione di quelli nascosti, some dispense o sottoscala, solitamente si preferiscono altri tipi d’elementi d’arredo. Unicamente in ambienti giovani, dinamici e dal carattere spiccatamente moderno lo scaffale può trovar posto all’interno del soggiorno, solitamente in sostituzione delle classica libreria o di un’organizzazione funzionale più tradizionale che prevederebbe, ad esempio, l’impiego di una madia o di contenitori appesi a parete alternati a mensole.
Ovviamente, per quanto un living possa essere particolarmente moderno, semplice ed essenziale, quando si decide di posizionarvi delle scaffalature andranno scelte con giudizio e non si tratterà certamente di quelle strutture metalliche che vengono normalmente impiegate in ambienti di servizio, come ad esempio in cantina o nel ripostiglio, dove nessuno li vede ma risultano utilissimi per organizzare adeguatamente gli spazi a propria disposizione. Ad esempio la designer Maria Yasko ha creato diversi scaffali dalle linee sinuose, capaci di essere allo stesso tempo funzionali e decorativi; in realtà, come accade anche per il sistema Linea ideato da Lago (www.lago.it) e caratterizzato al contrario da spigoli vivi e geometrie rigide in grado di formare diversi originali disegni d’arredo, non si tratta proprio di vere e proprie scaffalature quanto piuttosto di elementi d’arredo ibridi, difficilmente classificabili, a metà strada tra uno scaffale e un’articolazione complessa di mensole.
Esistono poi anche scaffalature vere e proprie, ma un po’ più “nobili” ed esteticamente più pregevoli di quelle tradizionali, con struttura solitamente metallica verniciata, cromata o satinata oppure anche in legno, ma che hanno ripiani più accattivanti, come ad esempio quelli in vetro colorato o in legno laccato e che sono state studiate appositamente per essere impiegate, come librerie e o mobili a giorno in living dal sapore estremamente contemporaneo o per organizzare il proprio studio. Anche in ambienti rustici, arredati in stile country, etnico o vintage, elementari strutture a scaffali in legno (solitamente non di grandissime dimensioni), in bambù o rattann possono tranquillamente trovar posto adattandosi al contesto, magari in qualche angolo che risulta diversamente difficilmente arredabile.
Immagini tratte da www.webmobili.it e www.lago.it.
Sara Raggi