Affitto o locazione, ma quali differenze ci sono? Cosa occorre sapere

Qual è la differenza tra affitto o locazione? Scopriamolo insieme nel testo che segue così da avere ben in mente a cosa si va incontro.

Anche se si tratta di due vocaboli che spesso vengono usati in qualità di sinonimi, sappiamo che vi è una vera e propria differenza fra locazione e affitto. Sia l’una che l’altra sono delle modalità contrattuali che interessano beni di diverso genere.

Qual è la differenza tra affitto e locazione
Differenza tra affitto e locazione- living.it

Ma qual è la differenza tra questi due termini? Scopriamolo insieme nel testo che segue. Sappiamo che da una parte la locazione interessa un bene non produttivo mentre un contratto di affitto si riferisce ad un qualcosa che può produrre reddito.

Scendendo più nel dettaglio sappiamo che all’interno dell’articolo 1615 del Codice Civile troviamo la definizione di affitto secondo cui si stabilisce che un soggetto ottiene per un determinato periodo di tempo un bene produttivo, mobile o immobile versando un canone al locatore, facendo però attenzione che il soggetto ricevente rispetti la destinazione economica dell’immobile in questione.

Mentre, per quanto riguarda il concetto di locazione, dobbiamo rivolgerci all’articolo 1571 del Codice Civile in cui un locatore concede l’uso di un bene mobile o immobile in cambio di una somma data al proprietario.

Differenza tra locazione e affitto

Vediamo quindi quale altra differenza c’è fra locazione e affitto. Sappiamo infatti che un contratto di locazione è inerente a beni non produttivi che però possono trasformarsi in utili ossia come negozio o abitazioni mentre l’affitto concerne tutti quei beni che producono utili fin da subito.

Qual è la differenza tra affitto e locazione
Chiavi di casa- Living.it

Quindi l’affitto risulta essere una tipologia particolare di erogazione che si basa sulla produzione di ricchezza. Infatti, può essere concesso in affitto o un immobile nato per la produzione di beni come un’azienda o un terreno agricolo. In ogni caso, è sempre presente il divieto di subaffitto nel caso in cui il locatore non ne sia a conoscenza e non vi sia un accordo che stabilisca anche questa clausola. Quindi, è possibile affermare che l’affitto risulta essere un sottotipo della locazione che si differenzia dalla presenza di un oggetto produttivo.

In genere il contratto di locazione si riferisce a beni non produttivi anche se in maniera ipotetica potrebbero comunque esserlo. Infatti, all’interno del contratto di locazione fanno parte tutte quelle abitazioni ad uso privato oltre che a negozi e uffici.

Per ciò che concerne il contratto di affitto rientrano in questa categoria quei beni di tipo produttivo e che quindi sono in grado di produrre ricchezza. Parliamo di terreni agricoli, aziende oppure negozi. Sia nel primo che nel secondo caso, bisogna comunque stabilire un accordo con il proprietario e concedere il pagamento di un canone mensile per usare il bene in questione.

I contratti possono non essere più validi per vari motivi, come per esempio la scadenza naturale del periodo stabilito nel contratto oppure quando gli accordi previsti non vengono rispettati.

I contatti di affitto sappiamo che questi possono durare molti anni, soprattutto se si fa riferimento a contratti aziendali o terreni agricoli. In questi ultimi casi, il limite da non superare è di 30 anni. Invece, i contratti di locazione per gli immobili d’uso abitativo vengono rinnovati automaticamente dopo la scadenza naturale oppure vi è la possibilità di recedere al contratto attraverso preavviso.

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