Potresti avere piante illegali senza saperlo. Sembrano innocue ma ti fanno rischiare l’arresto

Se hai un giardino o un balcone che ami adornare con piante e fiori, fai molta attenzione alle specie che decidi di coltivare perché alcune sono vietate in Italia.

Forse non sai infatti che in Italia esiste una lista di piante illegali e che quindi non possono essere coltivate, vendute o cedute. Questa lista è regolamentata da un Decreto legislativo n. 230 del 2017 e prevede una pena che va da una sanzione amministrativa ma che può arrivare perfino l’arresto.

quali piante non si possono coltivare in Italia
Se coltivi queste piante rischi l’arresto!- Living.it

Le piante considerate illegali in Italia, anche se apparentemente molto belle e innocue, in realtà possono causare danni ambientali e danneggiare la biodiversità autoctona. Si tratta per lo più di piante esotiche che possono diventare molto invasive e danneggiare irrimediabilmente l’ambiente naturale anche l’agricoltura. Cerchiamo quindi di capire nello specifico quali sono.

Le piante illegali in Italia che non puoi coltivare

Il decreto legislativo del 2017 definisce le pianti illegali in Italia come “specie esotiche invasive”. In realtà sono molto comuni, ed è quindi bene fare luce sulla questione. E’ importante inoltre sottolineare che la legislazione in materia di coltivazione di piante può variare nel tempo. Per essere sicuri di non commettere reati, è sempre consigliabile consultare le leggi e le normative vigenti. Ad oggi però le piante vietate sono le seguenti:

Attenzione: non tutte le piante sono uguali- Lving.it

– Giacinto d’acqua: un’acquatica che prolifera in laghi e fiumi, ostacolando la navigazione e danneggiando l’ecosistema.

– Ambrosia artemisiifolia: una pianta infestante che provoca gravi allergie.

– Porracchia a grandi fiori: un’altra pianta acquatica che ostruisce i canali e le vie navigabili.

– Rabarbaro gigante: una specie invasiva che può danneggiare le colture circostanti.

– Balsamina ghiandolosa: detta anche “parrucchina giapponese”, cresce rapidamente e soffoca le specie autoctone.

– Topinambur: seppur commestibile, può diventare infestante e difficile da controllare.

– Peste d’acqua di Nuttall: un’alga che infesta i corsi d’acqua e impedisce la crescita di altre specie.

– Panace di Mantegazza: una pianta erbacea gigante che può causare ustioni gravi al contatto con la pelle.

– Pueraria Pueraria lobata: conosciuta anche come Kudzu è altamente infestante soffocando tutte le altre specie vegetali

– Forbicina frondosa: ha effetti negativi sulle altre specie inoltre le sue radici sono molto aggressive e possono danneggiare le infrastrutture sotterranee.

Cosa fare se si possiede una di queste piante?

Abbiamo quindi capito come sia molto importante non acquistare e coltivare queste piante, per il benessere nostro e del pianeta. Nell’eventualità che ne avessimo già qualcuna abbiamo l’obbligo di fare denuncia per fare in modo che vengano smaltite correttamente. E’ possibile inoltre chiedere informazioni alle autorità competenti, come il Corpo Forestale dello Stato o i vivai autorizzati.

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