Puppy yoga illegale: ecco perchè il ministro della salute lo ha vietato

È una pratica che ha spopolato per tempo sui social network. Eppure, nella realtà, è sostanzialmente illegale.

Parliamo naturalmente del puppy yoga, una particolare tipologia di yoga di cui si sta parlando insistentemente in questi giorni dopo un provvedimento del ministero della Salute che lo ha di fatto messo al bando, spegnendo in questo modo i facili entusiasmi di tutte quelle persone che sui principali social diffondevano video che li ritraevano intenti a fare yoga in compagnia dei propri animali pelosi.

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Il Ministero della Salute mette al bando la pratica del puppy yoga: ecco perché lo ha fatto – living.it – Fonte Pixabay

Sull’argomento è intervenuto pochi giorni fa il Ministero della Salute con una nota piuttosto chiara, con la quale fa luce sulle lezioni di yoga che vengono fatte insieme ai cuccioli di cane, dichiarando questa pratica illegale e invitando le Regioni a vigilare affinché tali pratiche non vengano organizzate, promosse e vendute sui propri territori di riferimento. Ma per quale motivo?

Perché il Ministero della Salute ha messo al bando il puppy yoga

Per chi si fosse perso le precedenti puntate della vicenda, il puppy yoga prevede delle lezioni di yoga condotte in sale o palestre in cui siano presenti dei cuccioli di cane che vengono lasciati liberi di interagire con i presenti, alternando le fasi di esercizi più tradizionali con un’interazione di coccole con i quadrupedi, o pet therapy, che prevede tra l’altro anche la possibilità di scattare foto o selfie, spesso pubblicati sui social network.

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Esultano le associazioni animaliste, che da tempo avevano segnalato la pratica – living.it – Fonte Pixabay

Da tempo il puppy yoga era finito nel mirino delle associazioni animaliste, che sostenevano che fosse una forma di sfruttamento degli animali, soprattutto in una fase della loro vita in cui dovrebbero essere lasciati alle cure della madre e mantenuti invece ben lontani da ambienti stressanti e da interazioni eccessive come quelle a cui vengono sottoposti nelle palestre.

Ebbene, dopo un’attenta valutazione il dipartimento nazionale che si occupa della salute animale e che fa parte del Ministero della Salute ha ribadito come questa pratica sia da considerarsi a tutti gli effetti come un’attività assistita con gli animali e che come tale deve rispettare tutte le normative che regolano questo genere di attività.

Per molte palestre che hanno organizzato dei veri e propri business su questo ambito, è una dura presa di posizione: nel nostro Paese le lezioni hanno infatti un costo di 40 minuti per circa 30 minuti di yoga e 30 minuti di interazione. Un fatturato a cui ora molte associazioni dovranno rinunciare…

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