Se il datore di lavoro è in difficoltà, il TFR lo paga l’INPS: come fare richiesta

In Italia esiste un sistema che garantisce, anche nei momenti di crisi finanziaria, che i diritti dei lavoratori siano protetti.

Nel contesto economico attuale, non è raro che le aziende si trovino a fronteggiare periodi di instabilità finanziaria che possono incidere negativamente sulla loro capacità di adempiere agli obblighi finanziari verso i dipendenti. Quando un’azienda non riesce a garantire la liquidazione del Trattamento di Fine Rapporto (TFR), interviene un meccanismo di protezione sociale gestito dall’INPS, concepito per tutelare i lavoratori in tali circostanze.

tfr pagato dall'inps
In tempi di crisi finanziaria aziendale, l’INPS interviene pagando il TFR ai dipendenti attraverso il Fondo di garanzia – living.it

L’INPS paga il TFR ai dipendenti delle aziende in difficoltà economica attraverso il Fondo di garanzia, istituito specificatamente per questi casi. Il processo di richiesta per l’accesso a questi fondi è digitale e deve essere intrapreso dal datore di lavoro inadempiente. È fondamentale che i datori di lavoro comprendano le procedure e i requisiti necessari per garantire che i loro dipendenti non subiscano ritardi o perdite economiche.

Lavoratori tutelati: chi paga il TFR quando l’azienda è in difficoltà

Per iniziare la procedura di richiesta, il datore di lavoro deve accedere al portale online dell’INPS. Questo può essere fatto attraverso la sezione “Prestazioni e Servizi” dopo aver effettuato l’accesso con le proprie credenziali. Le richieste possono essere inviate individualmente o in modalità massiva tramite file XML, nel caso in cui il numero dei beneficiari sia significativo.

chi paga il tfr se l'azienda non lo fa
I datori di lavoro in difficoltà possono fare richiesta di pagamento del TFR all’INPS online, utilizzando il portale dedicato – living.it

La normativa vigente, compresa nel Codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza, stabilisce che il Fondo di Garanzia dovrebbe essere attivato anche in assenza di fallimento. Infatti, la sentenza n. 7585 del 1 aprile 2011 della Corte di Cassazione ha chiarito che il fondo deve essere utilizzato per pagare il TFR anche quando non ci sono procedimenti concorsuali in corso, in linea con quanto previsto dall’articolo 2, comma 5 della legge n. 297/82.

Una volta compresa la necessità di accedere al Fondo di Garanzia, il datore di lavoro deve preparare la documentazione necessaria e procedere con la domanda online. Il sistema del portale INPS è progettato per guidare i datori di lavoro attraverso il processo di richiesta. Le opzioni disponibili per la selezione della tipologia di domanda sono chiaramente indicate e includono il “TFR – Pagamento diretto Fondo di Tesoreria” e “TFR – Pagamento diretto Fondo di Tesoreria – Domande XML”.

Dopo l’invio della domanda, l’INPS verifica la validità e l’adeguatezza delle informazioni fornite. Le richieste sono generalmente elaborate entro 60 giorni dalla loro ricezione, assicurando così che i lavoratori non debbano attendere indefinitamente il loro TFR. Per questioni tecniche legate alla compilazione o gestione dei file XML, l’INPS offre supporto attraverso l’indirizzo PEC dedicato, Info.FondoTesoreria@inps.it. Tuttavia, è importante ricordare che tale indirizzo non è utilizzabile per inviare la domanda.

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