Tasse sugli affitti: puoi non pagarle più con le scappatoie legali consigliate dai commercialisti

Sapevate che ci sono alcune scappatoie legali consigliate dai commercialisti per non pagare le tasse sugli affitti? Ecco tutti i dettagli.

Ogni volta che si firma un contratto di locazione e ci si trasferisce in affitto in una nuova casa, è necessario tenere conto di alcune spese secondarie ed extra che andranno comunque sostenute oltre alla tariffa mensile pattuita in sede di contrattazione. Ce ne sono di diverse, definite tasse sugli affitti, che potrebbero andare a gravare anche sulla vostra situazione finanziaria.

Tasse sugli affitti, come fare per non pagarle
Ecco come non pagare le tasse sugli affitti – Living.it

Ma come funziona il tutto? E soprattutto, è sempre obbligatorio pagarle? Fortunatamente no. Esistono alcune scappatoie legali che vengono anche consigliate dai commercialisti. Potreste pensare di metterle in pratica subito, così da evitare di versare alcune o tutte le tasse sugli affitti. Senza dovervi più preoccupare di nulla, così la spesa mensile sarà molto meno gravosa e pesante.

Tasse sugli affitti: le scappatoie legali per non pagarle

Non volete pagare le tasse sugli affitti? Allora questa guida vi tornerà utilissima. Ci sono alcune scappatoie legali che sono tanto semplici da applicare quanto efficaci. Così da poter godere di un risparmio importante ogni mese che sicuramente vi porterà a vantaggi non da poco.

Le scappatoie legali per non pagare le tasse sugli affitti
Alcune scappatoie per non pagare le tasse sugli affitti – Living.it

Partiamo dal tipo di contratto. Al posto della locazione, potreste stipulare un comodato d’uso gratuito con l’inquilino che avrà così diritto ad abitare nella casa senza dover versare alcuna cifra. Dovrà semplicemente sostenere le spese di manutenzione ordinaria, le bollette, le utente e il pagamento della Tari. Se invece volete godere di una riduzione dell’Imu pari al 50%, allora sarebbe meglio dare l’immobile in comodato a parenti stretti, ossia quelli rientranti nel primo grado di parentela.

Potete anche pensare di sfruttare la cedolare secca, ossia un regime fiscale facoltativo e sostitutivo dell’IRPEF che permette di versare una percentuale fissa sull’ammontare dei canoni di locazione. Con percentuali ridotte rispetto alla tassazione ordinaria. Altra valida alternativa prevede la stipulazione di contratti a canone concordato. Un vantaggio tanto per l’inquilino quanto per l’affittuario.

Ci sono anche gli affitti brevi che potrebbero giocare a vostro favore. Pensate ad un B&B o a quella che comunemente viene definita come casa vacanze. Qui le tassazioni sono di molto ridotte e si ha modo di soggiornare per un periodo che arriva ad un massimo di 30 giorni. Dunque differente rispetto alle locazioni transitorie, che invece possono arrivare fino a 15 mesi.

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