La tradizione dei pavimenti in cotto è antichissima e le sue origini si perdono davvero nella notte dei tempi; una volta veniva considerato un materiale povero, impiegato esclusivamente nelle case dei contadini e dei meno abbienti, poiché si trattava di un tipo di pavimentazione che era facilmente realizzabile artigianalmente ed in autonomia ; invece nelle dimore delle persone benestanti si prediligeva l’uso delle pietre, quali ad esempio il marmo, che a differenza del cotto è, ed era, sinonimo assoluto di benessere economico.
Oggi invece il cotto è diventato uno tra i materiali più pregiati e nobili nel settore delle pavimentazioni, non solo per la sua bellezza e la sua incomparabile resa estetica, ma in particolar modo per il tempo e la complessità richiesti per la sua lavorazione. Ancora oggi infatti può venir prodotto artigianalmente, secondo gli stessi rituali di una volta ed ovviamente i pezzi realizzati a mano hanno un costo molto superiore a quelli fabbricati industrialmente; spesso e volentieri viene scelto il cotto artigianale per interventi di restauro più o meno delicati non solo di chiese, locali, rustici, casali o cascine ma anche di antiche ville o dimore patrizie.
Un pavimento in cotto è una splendida scelta per un soggiorno, si tratta infatti di un materiale particolarmente caldo ed accogliente, capace di regalare quella sensazione di confort, armonia e familiarità che in un ambiente del genere è assolutamente impagabile. Anche le svariate tonalità in cui è disponibile, che spaziano dal rosso amaranto al giallo ocra e dipendono principalmente dal tipo di argilla utilizzata nell’impasto, contribuiscono a renderlo perfetto per la zona giorno; infatti sono tutti colori facilmente accostabili a qualsiasi tipogia di arredamento.
Senza dubbio è un materiale maggiormente indicato per soggiorni dallo stile rutico o dal sapore prettamente tradizionale, mentre l’unione con il mobilio moderno, dalle forme e dai colori fortemente innovativi, è sicuramente meno convincente e per questo tipo di locali (a meno di casi particolari che andranno valutati singolarmente i volta in volta) esistono sicuramente altre tipologie di pavimenti che risultano essere più congeniali, come ad esempio il gres porcellanato, la pelle o alcune essenze di parquet. Nella scelta del pavimento in cotto anche il tipo di finitura superficiale ha la suia importanza, soprattutto per ciò che concerne l’accostamento con mobili e complementi d’arrdo; essa può essere rustica o grezza (ma si tratta di finiture più adatte agli ambienti esterni dato che non garantiscono un’uniformità perfetta del piano di posa), anticata, levigata o liscia, più o meno lucida.
Infine bisogna scegliere anche il formato più indicato e la migliore modalità di posa dello stesso; anche qui la scelta è amplissima vi sono formelle rettangolari o quadrate, ma anche ottagonali, esagonali, a listelli, a rosette ecc.., che consenteno davvero infinite ed originali composizioni; senza trascurare il fatto che anche l’accostamento con altri materiali, quali in legno o la pietra può produrre effetti sbalorditivi ed esteticamente molto validi.
Nel momento in cui decide di realizzare nel proprio soggiorno un pavimento in cotto è bene valutare attentamente anche gli aspetti più prettamente pratici, riguardanti la manutenzione e la pulizia. Il cotto infatti è senza ombra di dubbio un materiale molto resistente, tanto da venir utilizzato per pavimentare piazze e luoghi pubblici sia interni che esterni, ma per non avere brutte sorprese bisogna fare particolare attenzione a non dannegiare in alcun modo la protezione superficiale che lo riveste. È giusto poi distinguere tra cotto tradizionale, prefinito e finito, poiché ciascuno necessita di accorgimenti differenti. In ogni caso sono assoluatemente vietate sostanze contenenti alcool o ammoniaca e per pulire è bene impiegare solo prodotti specifici, che si trovano tranquillamente in commercio e cera liquida.
Immagini: www.cottodeste.it