Se volete comprare casa all’asta, non dimenticate mai di chiederlo, potrebbe salvarvi

Spesso acquistare casa all’asta permette ai nuovi proprietari di entrare in possesso di un immobile a condizioni particolarmente vantaggiose.

Purtroppo, però, molto spesso le cose non vanno lisce come si era pensato e, in fondo, sono proprio le cattive sorprese che alimentano una sorta di generale disaffezione di molte persone nei confronti di queste operazioni. Insomma, i rischi di avere a che fare con grattacapi più o meno considerevoli allontana molti investitori dalla possibilità di acquistare immobili all’asta a prezzi fortemente scontati rispetto a quelli di mercato.

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La casa all’asta: un affare o l’avvio di una serie di problemi? – living.it – Fonte Pixabay

Un pericolo che spesso viene sottovalutato è, ad esempio, quello della reazione di coloro che occupano la casa che sta per essere venduta all’asta: cosa accadrebbe se non se ne volessero più andare via, nonostante l’acquisto dell’immobile da parte di un nuovo proprietario?

Cosa succede se la casa all’asta è occupata

Diciamo subito che una volta avvenuta l’aggiudicazione all’asta del proprio immobile, e dopo che l’acquirente avrà versato correttamente il relativo prezzo, il giudice emetterà il relativo decreto di trasferimento con cui verrà formalizzato il passaggio di proprietà dal vecchio proprietario dell’immobile al nuovo, il vincitore dell’asta che si è aggiudicato, con il suo prezzo, la titolarità del bene.

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Come evitare i problemi nell’acquisto di una casa all’asta? – living.it – Fonte Pixabay

È a partire da quel momento che il precedente proprietario non sarà più il titolare dell’immobile, ma sarà invece quella che si è aggiudicata la casa tramite asta. Per questo motivo, il tribunale, insieme al decreto di trasferimento, emetterà anche un’ingiunzione che ti imporrà di lasciare l’immobile entro una certa data.

Ma se l’occupante decidesse di ignorare il tutto e continuare a vivere in quella casa?

In questo caso le cose si allungano, e non di poco. Se infatti il debitore decidesse di non adempiere spontaneamente, sarà necessario avviare l’esecuzione forzata finalizzata allo sfratto. Nella peggiore delle ipotesi, può essere necessario l’intervento delle Forze dell’ordine per poterlo realizzare, con situazioni sicuramente spiacevoli per le parti interessate.

Per il proprietario, quanto sopra determina una conseguenza non certo sottovalutabile: le tempistiche per entrare in possesso della casa si allungano infatti di almeno 4 – 6 mesi.

Una situazione simile è legata al fatto che la casa sia occupata da minori, anziani o persone con disabilità. Nemmeno in questi casi, infatti, il debitore che si è visto sottrarre la casa in sede di vendita giudiziaria può domandare una sospensione. Tuttavia, in questo caso i tempi di liberazione, però, potrebbero essere più estesi per via dell’intervento degli assistenti sociali.

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